Sono milioni le persone che, ad oggi, sono insoddisfatte (in tutto o in parte) del loro naso. Tra le parti del corpo, dopo il seno, proprio per il naso viene sempre più richiesto l’intervento del chirurgo estetico. Si parla, in questo caso, di intervento di rinoplastica che, per definizione, è l’intervento medico con il quale si modifica l’aspetto del naso. Questo può essere ridotto, aumentato, rimodellato o modificato nelle sue angolature. Il tutto a giudizio tanto del medico chirurgo che del paziente.

Rinoplastica: scelta del medico e preparazione all’intervento

Un intervento chirurgico non è mai una passeggiata! E la rinoplastica non fa di certo eccezione! Questo è il motivo per cui è indispensabile parlare a lungo con il chirurgo scelto prima di finire sotto i ferri. Prepararsi al meglio, difatti, è d’obbligo per permetterci di affrontare correttamente la fase operatoria ed anche quella del post operatorio. La scelta del medico e della struttura è fondamentale: dal passaparola ai “curricula”, l’importante è valutare il professionista interagendo con lui. Tra la Puglia e la Toscana (dove opera il dottor Manuel De Giovanni, tra i migliori chirurghi estetici italiani) è possibile affidarsi al progetto SCEB (Salute Chirurgia Estetica e Benessere) che, con una serie di interventi mirati, punta al raggiungimento della piena armonia tra il corpo e la mente.

Nel momento in cui ci si reca per la prima volta dal medico, è fondamentale portare con sé tutta la documentazione sanitaria inerente eventuali allergie, patologie e mostrare, se disponibili, eventuali radiografie pregresse alla zona del naso e dintorni. Questo vale soprattutto nel caso in cui il paziente sia stato vittima di traumi pregressi.

Nelle ore precedenti l’intervento è consigliato non assumere farmaci contenenti acido acetilsalicilico, evitare il fumo quanto più possibile ed eliminare l’eventuale smalto dalle unghie.

Normalmente la rinoplastica viene effettuata con un’anestesia totale. In determinate condizioni, però, è effettuabile anche con un’anestesia locale. In ogni caso, però, il paziente dovrà ricoverarsi in struttura il giorno prima dell’intervento in modo da poter essere preparato al meglio per affrontarlo. Vietato, a partire dalla mezzanotte prima dell’intervento, assumere cibi o bevande (che possono influenzare negativamente l’anestesia).

L’intervento

L’intervento di rinoplastica dura mediamente un’ora (se di tipo tradizionale) ma può arrivare anche a 2 ore (per la cosiddetta tecnica aperta). Il ritorno alle normali attività del paziente avviene dopo 3 giorni circa dall’intervento con risultati che, a guarigione completa, sono permanenti. Durante l’intervento l’interno del naso viene inciso in modo da poter rimodellare ossa e cartilagine. Una volta terminata la fase di modellamento, la pelle andrà ad assestarsi in maniera del tutto spontanea sulle nuove forme dando al naso l’aspetto permanente del post intervento.

Il post intervento

La fase immediatamente successiva all’intervento di rinoplastica è molto delicata ed è quella in cui il paziente deve seguire alla lettera le indicazioni del chirurgo. Per 48 ore sarà necessario tenere nelle narici degli appositi tamponi che le occludono (abbastanza fastidioso, ma sopportabile!). Nella quasi totalità degli interventi, sul naso viene applicato un piccolo gesso al fine di impedire che le ossa possano spostarsi. Tale ingessatura andrà tolta (dal medico) ad una settimana dall’intervento. Normalissimo, nelle ore immediatamente successive alla rinoplastica, avere il volto un po’ gonfio ed ecchimosi nella zona vicina a quella dell’intervento.

Dolore e cicatrici

Il dolore che si avverte a seguito della rinoplastica è normalmente di lieve entità e facilmente controllabile con i comuni antidolorifici. Le eventuali ecchimosi si riassorbono in maniera del tutto naturale nell’arco di una settimana. Chi poi dovesse temere la presenza di cicatrici successive all’intervento può stare tranquillo. La rinoplastica non lascia cicatrici dal momento che le incisioni avvengono all’interno del naso e non all’esterno. Solo in particolari casi si incide l’esterno: anche in questo caso, però, le cicatrici sono così piccole da risultare praticamente invisibili.

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